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NOTA STORICA

Scritta nel 1757, come risulta dalla scena 7 dell’atto III, questa commedia fu rappresentata a Venezia nel teatro di S. Luca nel carnovale del 1758 (v. ed. Pitteri) con «pochissima» fortuna, per confessione stessa dell’autore (v. la breve prefazione). Rise però almeno, a udirla recitare, la Bettina delle Morbinose: «Lucietta. Ti ha pur ridesto a quella delle contradizion. — Bettina. Mo, se ho ridesto a quella, ho abù le mie rason. — Sentindo a contradir le cosse cussì chiare — Me pareva sentir sior pare e siora mare» (I, sc. 8). — Quale sorte poi incontrasse nel ’59 a Roma, non dicono le Memorie (P. 2, ch. XL).

Il Goldoni, tenero per le proprie creazioni, attribuisce un po’ la colpa dell’insuccesso alla Bresciani, che avrebbe recitato «languidamente» la parte «odiosa» di donna Dorotea (pref. cit.). Nè forse ha torto, poichè la commedia, ripresa da valorosi attori nell’Ottocento, conquistò e godette a lungo il favore del pubblico italiano. La troviamo in fatti nel repertorio delle compagnie Perotti (Venezia, a S. Luca, 14 dic. 1820: v. Giorn. delli Teatri comici, in Bib.ca teatrale n. 12, Ven., Gnoato, 1820), Reale Sarda (Torino, 1823: Costetti, La Comp. R. Sarda, Milano, 1893, p. 34; Milano, Teatro Re, 1828: I Teatri, giorn. dramm., I, P. 2, p. 831), Morelli (Ven., S. Luca, 13-14 genn. 1824: Gazzella privileg. di Ven.), Bon e Romagnoli (Modena, 4 apr. 1825: Modena a C. G., 1907, p. 318; Milano, T. Re, 1827, 1828 e 1829: I Teatri, I 419, II 644, III 371 e Il Censore Univ. dei Teatri I, n. 78), C. Goldoni (Ven., S. Luca, 12 genn. 1831 e T. Gallo, 11 dic. 1830 e 8 ott. 1831: Gazzetta privil.; Bologna, Arena del Sole, 1833: Censore ecc. V, n. 61), Romagnoli e Berlaffa (Ravenna, Comunale, 1834: Censore VI, n. 99), Bonmartini (Zara, 1837: G. Sabalich, in Dalmata 27 febbr. 1907), per accontentarci di alcune sparse recite. Nella seconda metà del secolo scorso era ancora tenuta viva dalla compagnia di Giuseppe Pietriboni (v. appendice della Gazzella di Ven., 16 giugno 1876. Ricordo inoltre i Filodrammatici di Milano, 26 maggio 1860: G. Martinazzi, Acc.ia de’ Filodr.i ecc., Milano, 1879). Lagnavasi il Censore che negli avvisi delle compagnie teatrali si alterasse il titolo della commedia, che veniva chiamata La Donna spirito di contraddizione. Altra cosa credo che fosse la Contraddizion de’ caratteri (Ven., S. Angelo, 11 febbr. 1802: Giornale dei teatri ecc.). — Faccio qui menzione dello Spirito di contraddizione, opera giocosa in 3 atti, poesia di Gaet. Martinelli, musica di Pietro Guglielmi, rec. a Venezia, S. Moise, carn. 1765 (v. F. Piovano, in Rivista music. ital., XII, 1905, f. 2, p. 417).

Nessuna meraviglia che Goldoni prima del viaggio in Francia non conoscesse l’Esprit de contradiction (1700) di Carlo Rivière Dufresny (1648-1724), poichè la sua familiarità col teatro comico francese era ben scarsa, e in Italia era giunto appena il nome del pronipote della Bella Giardiniera. Alla esplicita dichiarazione fatta nell’avvertimento ai lettori nel 1763 (da Parigi) e ripetuta