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LO SPIRITO DI CONTRADIZIONE 181
Ferrante.   Finor, nuora carissima,

Foste dalla ragione lontana lontanissima.
Fabrizio. Non si può pensar peggio di quel che voi pensate.
Rinaldo. Lontan le milla miglia dalla ragione andate.
Gaudenzio. Sono le vostre pari degli uomini il tormento.
Roberto. Sempre del ver nemica.
Cammilla.   Contraria ogni momento.
Dorotea. Misera me! da tutti son vilipesa e oppressa.
Conte. Fatevi in tale incontro coraggio da voi stessa.
Veggano il disinganno, conoscano chi siete;
Sol che voi lo vogliate, farli smentir potete.
A chi vi crede ingrata, svelate il vostro cuore.
Ecco il tempo opportuno per meritar l’amore.
Dorotea. Come! son fuor del mondo; non so dove mi sia.
Un giorno più terribile non ebbi in vita mia.
Non so di chi fidarmi; confusa, instupidita,
A mio rossor lo dico, ritrovomi avvilita.
Conte. Su via, signori miei, l’affar sollecitate.
Il contratto di nozze ciascun di voi firmate.
Questa, che voi credeste nemica della pace,
Affabile, cortese ne gode, e si compiace.
Accorda del marito non sol la soscrizione,
Accorda della dote non sol la promissione;
Ma perchè si solleciti l’affar senza ritardo,
I propri capitali darà senza riguardo.
Contenta che dal suocero le siano assicurati
Sui beni della casa, uniti o separati;
Ella della cognata pronuba si dichiara,
A lei veracemente questa famiglia è cara.
E chi di contradire ardisce a quel ch’io dico.
Mi averà, lo protesto, acerrimo nemico.
Ella è una saggia donna, cui sol1 virtude aggrada;
Io l’onor suo difendo col labbro e colla spada.

  1. Così l’ed. Pitteri. Edd. Guibert-Orgeas, Zatta e altre: solo virtude ecc.