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LO SPIRITO DI CONTRADIZIONE 151
E pur la mala cosa trattar con simil gente,

Vonno far i dottori, e non intendon niente.
Prima che voi veniste, avevan preparato.
Perchè non dare in tavola, or che siete arrivato?
Conte. Perchè sono ignoranti.
Dorotea.   No, perchè in questo tetto
Tutto quello che fanno, lo fanno per dispetto.
Chi è di là?

SCENA II.

Foligno e detti.

Foligno.   Mi comandi.

Dorotea.   Non si desina ancora?
Che si fa questa mane?
Foligno.   Subito, sì signora.
Venite a preparare. (verso la scena)
Dorotea.   Parti buona creanza!
Va a preparar, villano, la mensa in altra stanza.
Foligno. Dove comanda?
Dorotea.   In sala.
Foligno.   Cosa dirà il padrone?
Sa che l’aria per solito gli accresce la flussione.
Dorotea. Senza il signor padrone si mangierà da noi.
E non abbiam che fare con i cancari suoi.
Foligno. La camera vicina dall’aria è più coperta.
Dorotea. Voglio mangiare in sala colla finestra aperta.
Foligno. Con il freddo che corre?
Dorotea.   Ne dici una di vera?
Sembrati che sia freddo? Se par di primavera.
Conte, non è egli vero?
Conte.   Oggi, per verità,
Non è il solito freddo nè men per la metà.
Il barometro mio per tempo ho visitato:
Veduto ho dal mercurio segnare il temperato.