Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1912, XIV.djvu/75


IL MEDICO OLANDESE 69
Bainer. E note alla nipote saran sue fiamme ardite.

Marianna. Qui non si sa chi parli.
Bainer.   A leggere seguite.
Marianna. "E il fato che non opera sue stravaganze invano,
"Sol per lei mi ha condotto in Leiden da lontano.
Bainer. Vi pare or di capirlo? Lo stil vi è sconosciuto
Di uno che di Polonia è in Olanda venuto?
Marianna. (Guden sì poco saggio?) (da se)
Bainer.   Seguitate, madama.
Marianna. "Conseguirla in isposa è l’unica mia brama.
"Da voi per questa via spero esser risanato.
"Il vostro più fedele, più docile ammalato.
Bainer. Temerario! il suo male confessa essere amore,
E vuol ch’io gli risani la malattia del cuore?
Tutte le circostanze di questo foglio ardito
(riprende il foglio)
Mostrano che da Guden stato sia concepito;
Ma potria darsi ancora ch’io m’ingannassi, e spero
Dalla nipote onesta di rilevar s’è vero.
Parlatemi sincera, col più onorato impegno:
D’amarvi monsieur Guden v’ha mai dato alcun segno?
Marianna. Signor, mi conoscete. Capace di morire
Sarei tacendo ancora, ma non mai di mentire.
Guden cogli occhi suoi, con qualche oscuro detto,
Conoscere mi fece, che ha per me dell’affetto;
Però sì contenuto, sì saggio ei fu finora,
Che autor di questo foglio non so tenerlo ancora.
Bainer. Dubbio rimasi anch’io, leggendo il foglio ardito,
Ma quel che confessate, m’accerta e mi ha chiarito.
Di questa carta audace dove cercar l’autore,
Se in lui le prove avete del contumace amore?
Eccolo il forestiere, ch’è di lontan venuto
Col pretesto di chiedere dal mio sapere aiuto:
Ecco l’ipocondriaco, afflitto, delirante,
Scoperto da se stesso della nipote amante.