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Deggio altresì con mio estremo cordoglio piangere nuovamente in quest’occasione la dolorosa perdita che ha fatto il Mondo della ornatissima Illustre Dama a cui ebbi l’onore di dedicare la Commedia stessa, ed io che fui testimonio di vista degl’infiniti suoi pregi, posso asserire con mille altri, che la perdita è grande e degna del comun pianto. Non ho voluto per altro defraudare i miei Tomi di un sì rimarchevole fregio, poichè anche estinta, basta l’onorata memoria di una sì amabile Protettrice a decorare colui che può vantarsi di aver goduto la di Lei protezione, e di aver conosciuto sì da vicino il vero modello di una gran Dama, dotta, virtuosa e gentile.