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172 ATTO QUINTO
Agapito. E che ho da far, signora?

Berenice.   Vi avete a divertire.
Alla commedia uniti vo’ che si vada.
Agapito.   E poi?
Berenice. Qui ceneremo insieme.
Agapito.   Bene, sarò con voi.
Berenice. La vita che or menate, di gloria non vi fu.
Cosa dite, don Pippo?
Pippo.   Oh, io non parlo più.
Filiberto. Pensate alla commedia? (a donna (Berenice)
Berenice.   Voi venir non volete?
Filiberto. Altro mi passa in mente.
Berenice.   Sì, signor, ci verrete.

SCENA ULTIMA.

Don Claudio, don Lucio, don Isidoro e suddetti.

Berenice. Su via, don Isidoro, sedete, e siate fido

Alla parola vostra.
Isidoro.   Eccomi qui, non rido.
(siede nell’ultimo luogo alla sinistra)
Berenice. Don Pippo in mezzo a loro.
Pippo.   La virtù sta nel medio.
Isidoro. (Ride forte.)
Berenice. Bravo, don Isidoro.
Isidoro.   Oh, qui non vi è rimedio.
Se rido di don Pippo, conviene aver pazienza:
A ridere di lui mi deste la licenza.
Berenice. In pubblico non voglio.
Isidoro.   Bene, non riderò.
Berenice. Voi non dite spropositi.
Pippo.   Bene, non parlerò.
Berenice. Finalmente, signori, suonata ho la raccolta,
Per essere ascoltata da tutti in una volta.