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68 | ATTO SECONDO |
Mauro. Viva don Ciccio. Vado ora a procurarvi le vostre soddisfazioni, e a pubblicare a tutti la vostra magnanima generosità. (parte)
Zerbino. Certo vossignoria è un signore magnanimo; me ne sono accorto questa mattina alla tavola.
Ciccio. Porta via quelle spade, e di’ a don Paoluccio, che se l’intenderà con don Mauro.
Zerbino. Sì signore, pubblicherò a tutto il mondo la vostra magnanima poltroneria. (parte)
Ciccio. Sarebbe bella, che dopo le insolenze fattemi, mi ammazzassero per darmi soddisfazione. Voglio vivere ancora un poco. Voglio salvar la pancia, non per i fichi, ma per i beccafìchi. (parte)
Fine dell’Atto Secondo.