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330 ATTO SECONDO
Gasparina. Una puta fanziulla

Deve, ancor non veduta,
Aricordarzi che è fanciulla e puta.
Cavaliere. Non volete onorarmi?
Gasparina. La prego dizpensarmi.
Cavaliere. Ritornerete presto?
Gasparina. Ritornerò a diznare.
M’intende?
Cavaliere. Sì, capisco,
Ritornerete a pranzo.
Gasparina. Zì, a pranzare.
Cavaliere. Non mi private della grazia voztra.
Gasparina. Ella è padrone della grazia noztra.
Cavaliere. Andate pur, non vi trattengo più.
Gasparina. Zerva. (s’inchina)
Cavaliere. Madamigella. (s’inchina)
Gasparina. Addio, monzù. (partono da varie parti)

Fine dell’Atto Secondo.