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IL CAMPIELLO | 313 |
SCENA X.
Il Cavaliere e dette.
Cate. Chi èlo sto sior? (a Lucietta)
Lucietta. Tasè. (a donna Calle)
Cavaliere. Questa vecchia chi è?
Lucietta. La xe mia mare.
Cate. Che el se metta i occhiai, se nol ghe vede;
No son vecchia, patron, come che el crede.
Cavaliere. Compatitemi, cara.
Ah! vostra figlia è una bellezza rara.
Cate. Lo so anca mi; la xe una bella putta.
E pò vardè, la me someggia tutta.
Cavaliere. Ora verrà il merciaio;
Provvedetevi pure, ecco il danaio. (mostra la borsa)
SCENA XI.
Gnese sull’altana, e detti.
Roba per quattro lire.
Cavaliere. Anche per trenta.
Io faccio ognor così.
Gnese. Ma me l’ho tolta, e l’ho pagada mi.
Le putte Veneziane
Le gh’ha pensieri onesti,
E no le tol la roba dai foresti. (parte)
SCENA XII.
Anzoletto di casa, e detti.
Via, fatevi servire. (a Lucietta)
Lucietta. No vôi gnente.