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LA DONNA STRAVAGANTE 243
Properzio. A voi quali in quest’anno son l’opere piaciute?

Livia. Una commedia sola fra quante ne ho vedute.
Rosa. (Sentiam le prove solite di stravagante umore), (da sè)
Medoro. La vostra favorita qua! è?
Livia.   Il Raggiratore1. (tutti ridono)
Properzio. Se sa chi la compose che abbiate tal concetto,
Vi manda a regalare almen con un sonetto.
Medoro. Dubito che l’autore, con vostra permissione,
Sia amico vostro, e abbiate per lui della passione.
Livia. È vero, io lo conosco, per lui ho della stima.
Ma quando a me non piace, sono a dir mal la prima.
Rosa. Sì sì, quando a lui riescono le opere infelici,
Son primi a lamentarsene i suoi migliori amici.
Lo sa che amor li stimola ad un linguaggio amaro,
Ma questo amor talvolta gli costa troppo caro.
Livia. Dunque cotal commedia ragione ho di lodarla.
Rosa. Doveasi con prudenza lasciar di nominarla.
Livia. Germana, la credete sì trista e scellerata?
Rosa. Giudicheralla il mondo allor che sia stampata.
Properzio. Che intreccio saporito, che fin maraviglioso!
Medoro. L’ha preso dal Destouches2, nel suo Vanaglorioso.
Properzio. Dunque, per quel ch’io sento, così pessimo ed empio
Ch’egli è il Raggiratore, ha più di un buon esempio.
Famoso è quel Francese che diede il scioglimento,
E al nostro autor si nega il suo compatimento?
Sapete la sua colpa? Eccola, egli non suole
Copiar mai da nessuno gl’intrecci e le parole:
Una sol volta il fece, e questi è il suo delitto.
Con più attenzion dell’altre3 questa commedia ha scritto.
Livia. Lasciam questo proposito, che alfin non val niente.
Troviam materia nuova di star più allegramente.
Oggi mi sento il cuore di tal letizia pieno,

  1. Vedasi la commedia che precede a questa, nel presente volume, e la Nota storica.
  2. Le vecchie edizioni stampano: Destouche.
  3. Guibert e Orgeas, Zatta e altri: dell’arte.