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che degnissimi d’amore li rende, e di rispetto, e di stima. Non contenta una sì amabile ed esemplare Famiglia di onorare e coltivare per se medesima solamente le scienze e le belle arti, ha voluto promoverne in altri ancora l’avanzamento, aprendo utile e dilettevole campo agl’ingegni di profittare con vivo impegno ed onorevole emulazione. D’una Accademia parlare intendo fra le Nobili Catanee mura eretta, dal genio della Famiglia promossa, e da ottimi peregrini talenti secondata e compiuta1. All’ingegnosa denominazione degl’Industriosi, all’erudita società dai primi istitutori assegnata, corrisponde mirabilmente l’industria degli associati, tanto nelle private che nelle pubbliche ragunanze. Fissate le prime per la sera di ciaschedun Martedì d’ogni settimana, danno luogo a qualunque poetico o prosaico componimento, a piacere de’ Recitanti, e nelle quattro pubbliche, o semipubbliche dette, sopra di un solo Tema, o sia Problema, ragionasi. Base di tale adunanza è il vicendevole ammaestramento, la coltivazion delle scienze, la saggia salutevol critica, la colta erudizione e il profittevol diletto; quindi e vigorosamente bandita la satira, la maldicenza, la scurrilità, la bassezza, e sopra d’ogni altra cosa e inculcata la Religione, l’onestà e il buon costume2. Grandi progressi ha ella fatti finora, e maggiori in avvenir ne promette3, feconda d’Uomini illustri, e letterati, ed eruditi, dalle di cui succose rime, ed eleganti robuste prose, sorgono tutto dì illustrazioni ed ammaestramenti novelli. L’Eruditissimo Conte Giovanni, nostro amorevolissimo Presidente, ci fa gustare di quando in quando forti eleganti dialoghi in prosa, tendenti all’interessante specioso fine della verità e della Giustizia Cristiana, massime impugnando erronee o pericolose,

  1. L’accademia degli Industriosi «ebbe fondazione» il primo giorno di novembre del 1758, in casa del conte Cataneo (più comunemente Cattaneo, o anche Cattani) alla Maddalena; V. Notatorj inediti dal Gradenigo, presso il Museo Civico di Venezia.
  2. Dalle riferte del confidente G. B. Medri di Bagnacavallo (Inquisitori di Stato - Riferte dei confidenti, busta n. 616: nell’Archivio di Stato di Venezia) si apprende che nei mesi di luglio e d’agosto 1760 si sorvegliavano le radunanze di casa Cattaneo, forse per timore che patrizi veneziani potessero abboccarsi con agenti di nazioni straniere. - Dei temi che si trattavano dagli accademici Industriosi, qualche notizia si trova nei Notatorj del Gradenigo, presso il Museo Civico di Venezia. - Il Goldoni lesse in seno all’accademia alcuni canti, che furono stampati nel t. II dei suoi Componimenti diversi, Venezia, Pasquali (1768?).
  3. Ma il Cataneo moriva ai 17 genn. ’61.