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Pur della tela al margine
Farò un breve contorno,
Una soaza semplice
Mettendoghe d’intorno.
El Cavalier magnanimo
Protegge i Letterati,
Col spirito, coll’animo.
Col cuor dei Mecenati.
Nè amante delle lettere
L’è sol per complimento.
Ma el stima le bell’opere
Per genio e per talento.
Delle virtù dell’anima
Conoscitor perfetto.
Co la costanza el supera
Ogni più vivo affetto.
Onde del cuor medesimo
Staccandose una parte,
A Dio, che la desidera.
La dona e la comparte.
Ecco dunque dai carmi della Pastorella, e dai miei, detta una parte dei pregi Vostri; ecco sommariamente accennata la nobiltà antichissima de’ Vostri natali, le eccelse cariche da Voi sostenute, e gli onori dalla Repubblica Serenissima riportati. Eccovi sinceramente dipinto quale Voi siete, di mente lucida, di pronto intelletto, saggio e prudente nelle seriose occasioni, grazioso e lepido nelle piacevoli congiunture; vero amico de’ vostri amici, instancabile nel procacciare a tutti del bene; giustissimo nei Governi, buon Filosofo e buon Cavaliere, che vale a dire un Uomo che sa conoscere e dominar le passioni, e sa preferire ad ogni altra cosa l’onore. Io non ho fatto allora, che aggiungere encomi all’amore che per le Lettere dimostrate, alla protezione che avete pe’ Letterati, considerando in Voi una simile inclinazione non per mostrar di sapere, ma perchè realmente sapete. So bene, Eccellentissimo Signore, che quanto sin qui si è detto, è una scarsissima