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64 ATTO TERZO
Rinaldino. Se torna in queste stanze quell’astrologo indegno,

Lo voglio astrologare con un pezzo di legno. (parte)
Marchese. E ben, donna Marianna?
Marianna.   Sono affatto stordita.
Marchese. Un uomo a lui simile non conobbi in mia vita.
Marianna. È un gran fare, è un gran dire, è un gran saper davvero:
M’ha detto cento cose, e quel che ha detto, è vero.
Marchese. Ma Rinaldino poi l’ha ben ricompensato.
Voglia il ciel non sia vero quel che ha profetizzato.
Marianna. Non crederei, ma certo m’ha posto in gran timore.
Marchese. Fate, donna Marianna, quel che vi dice il cuore;
Ma pensateci bene.
Marianna.   E quel che nel partire
Di tre lettere disse, chi mai lo può capire?
Marchese. Un M, un F, un S, me lo ricordo, e poi?
Marianna. Aspettate, Marchese; che nome avete voi?
Marchese. Ferdinando.
Marianna.   Di Sana. Marchese Ferdinando
Di Sana, le tre lettere si van verificando.
Marchese. La fallerà senz’altro, signora, l’indovino.
Fino che avrete accanto sì bravo flgliuolino.
Marianna. L’astrologo m’ha messo in troppa confusione;
Converrà poi ch’io faccia qualche risoluzione.
Marchese. Pensateci. Per altro la predizione è oscura.
A buon vedervi. (Oprare lasciar vo’ la natura).
(da sè, e parte)
Marianna. Il Marchese mi lascia, chi può saper perchè?
Pare che innamorato anch’egli sia di me.
L’astrologo l’ha detto. L’astrologo predice,
Che per il mio figliuolo poss’essere infelice.
Ah, converrà che alfine s’eviti un gran periglio:
Supererò la pena. Mi staccherò dal figlio. (parte)