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IL CAVALIER GIOCONDO 59
Lisaura. Questa, don Alessandro, questa è un’azione indegna.

Badar colle fanciulle dee l’uom come s’impegna.
Orfana er’io di padre; voi, per crude! destino...
Alessandro. Ditemi, pellegrina, avete il pellegrino?
Lisaura. Sì, traditor; finora seguiti ho i passi suoi.
Per non tornar a casa, per rintracciar di voi.
Alessandro. Siete sposa?
Lisaura.   Nol sono, senza licenza vostra.
Alessandro. Vi sposerete subito alla presenza nostra.
Lisaura. A me più non pensate?
Alessandro.   Seguo un’altra signora.
Lisaura. E vi siete scordato...
Alessandro.   Me lo ricordo ancora.
Lisaura. E soffrirete adunque lasciarmi in abbandono?
Alessandro. Vorrei e non vorrei... impegnato ora sono.
Servo una viaggiatrice sofistica, impaziente.
Voi foste, per dir vero, graziosa, sofferente.
Basta, risolverò.
Lisaura.   Sentite, ho da informarvi...
Alessandro. La signora m’aspetta; tornerò ad ascoltarvi.
Lisaura. Una parola almeno...
Alessandro.   Per ora non si può.
Madama mi strapazza, se presto a lei non vo.
Lisaura. E voi siete sì buono a tollerar tal pena?
Alessandro. Ah, chi sa ch’io non torni alla prima catena? (parie)
Lisaura. Or che l’ho rinvenuto, non mi tradir, destino.
Sua sarò, se mi vuole, e lascio il pellegrino.

SCENA VI.

Altra camera.

Donna Marianna ed il Marchese.

Marchese. Signora, or non è tempo di tal maliconia.

Per oggi s’ha a pensare a stare in allegria.
Il Cavaliere ha in casa dei forestieri assai: