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Pantalone. Per mi fazzo tutto. Stassera fazzo una parte da servitor. No m’importa. Ghe ne vegnirà un’altra, che me poderò far onor. (parti)

Celio. Ed io non recito, e per questo? non mi preme niente. Faccio tutto, sto a tutto, e ve lo dico di cuore. (parte)

Florindo. Io non ho altro puntiglio che questo. Trovar dopo la recita una buona cassetta, e vedere la platea piena, e che si senta batter le mani. (pari)

Ottavio. Voglia il cielo che sia così quest’anno, e che alle perdite nostre riparar possiamo con qualche merito. Signori, preparate gli animi a compatirci, e discorrete fra voi sull’Introduzione nostra, frattanto che si prepara la scena per la commedia, alla quale vi preghiamo di attendere con umanità e con silenzio, (parte)

Si cala la tenda.


La Introduzione, o sia apertura di Teatro per la prima sera dell’Autunno dell’Anno 1755, fu stampata in testa al t. V del Nuovo Teatro Comico dell’Avv. C. G. (Venezia, F. Pitteri), nel 1758. - In una lettera a S. E. Franc. Vendramin, che è della fine del settembre 1753, o del principio di ottobre, C. Goldoni scrive: «Non volevo far introduzione, ma sentendo dal S.r Campioni che V. E. bramerebbe si facesse, e desiderandolo anche alcuno dei comici, domani vedrò di farla» (C. G. e il Teatro di S. Luca, per cura di D. Mantovani, Milano, 1885, p. 74). Si ricongiunge alle Introduzioni dei due anni precedenti (voll. X e XI della presente ed.), ma vi manca il personaggio più vivace, sior Zamaria. La compagnia del teatro di S. Luca vi si mostra in fatti un po’ turbata per la partenza improvvisa di Teresa Gandini, prima donna, e di Pietro Gandini, caratterista (sior Zamaria). - Le note a piè di pagina segnate con lettera alfabetica appartengono al commediografo.