Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
24 | ATTO PRIMO |
Fabio. Eccoli...
Cavaliere. Da vestirmi. Tratteneteli, andate.
Fabio. Farli far anticamera, perchè siete spogliato?
Questo bel complimento chi mai ve l’ha insegnato?
Cavaliere. Trattener non si possono nelle vicine stanze?
Fabio. Questo è un far complimenti a forza d’increanze.
Perdonate, signore...
Cavaliere. Fate bene avvertirmi.
Andrò in un’altra camera presto presto a vestirmi.
Ma soli non lasciarli è cosa necessaria:
Manderò a trattenerli madama Possidaria.
Ella non ha viaggiato, ma sa il viver del mondo;
Basta dir che sia moglie del Cavalier Giocondo.
Fabio. Un carattere bello è il mio padron, m’impegno.
Un poco me lo godo, un poco mi fa sdegno.
SCENA IV.
Donna Marianna, Rinaldino, don Pedro e Fabio.
Fabio. Or ora vien, signora.
Vi prega compatirlo. Era spogliato ancora.
Marianna. Perchè prender si vuole con noi tal soggezione?
D’averci ospiti in casa stanco è il vostro padrone?
Fabio. Ei non lo fa per questo.
Rinaldino. So io perchè lo fa.
Fabio. Perchè, signor?
Rinaldino. Perchè le creanze non sa.
Pedro. Dirlo a voi non conviene.
Rinaldino. Se non convien, l’ho detto.
Pedro. Signor, son l’aio vostro; portatemi rispetto.
Rinaldino. Servitor umilissimo. (con ironia)
Pedro. Caldo venir mi sento.