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I MALCONTENTI 247


Felicita. A dispetto di vostro zio.

Policastro. A dispetto di mio fratello.

Felicita. Ma in che maniera li averete voi questi denari?

Grisologo. Sentite. Ve lo confido, non voglio che nessuno lo sappia.

Felicita. Non dubitate.

Policastro. Eh, non parlo io.

Grisologo. Vi è nota già quella tragicommedia, che ho fatto per il teatro...

Felicita. Quella che dite essere sul gusto inglese?

Grisologo. Sì, quella. La prima e l’unica che finora ho fatto.

Policastro. Gran buona testa che ha il mio Grisologo! Non so come faccia a saper tanto.

Felicita. E così? Seguitate.

Grisologo. E così, l’ho data ai comici, come sapete; e questa sera la devono rappresentare, e se piace al pubblico, mi hanno da contare domani dodici zecchini d’oro.

Felicita. E se poi non piacesse?

Grisologo. Piacerà sicuramente.

Policastro. Piacerà sicurissimamente.

Grisologo. È vero che non ne ho più fatto, ma questa son certo che piacerà, perchè le novità sempre piacciono, ed io pretendo d’aver trovato una novissima novità. Sui nostri teatri non si è più sentito lo stile di Sachespir1, celebre autor inglese.

Policastro. Intendete anche l’inglese voi?

Grisologo. Qualche poco l’intendo.

Policastro. Ma come diamine fa a saper tanto?

Felicita. Dunque, se piace, dodici zecchini.

Grisologo. E piacerà senz’altro.

Policastro. Piacerà senz’altro.

Grisologo. Rimarranno storditi, quando sentiranno questo novello stile.

Policastro. Lo stile di... come si chiama?

  1. Così stampa Goldoni non per ignoranza sua. crediamo, bensì, come suole, per far apparire di più quella di Grisologo (vedasi n. I a pag. 226).