Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1911, XII.djvu/18

12

Scorgesi in Voi facilità nei versi, robustezza nei termini e chiarezza nei sentimenti, ma ciò che rende vieppiù maravigliose le opere vostre, si è la felicità delle immagini e la novità dei pensieri, varj sempre e sempre adattati alle categorie diverse degli argomenti. Pindaro, Omero, Giovenale, Petrarca si riconoscono qualche volta nei vostri Carmi, ma un non so che vi distingue da ogniuno di essi, perchè lo stile è vostro, e s’eglino furo eccellenti in quel tal genere di poesia. Voi lo sapete essere in tutti. Se famoso vi rende l’eroico stile, minor gloria non recavi lo stil vezzoso, brillante, e Voi forse sarete il primo che abbia nei due distanti metri toccata la perfezione. Varie opere vostre sparse da varj torchi s’ammirano, e con avidità le manoscritte si cercano, ed io ho potuto farmi onore in Venezia con alcuno de’ bellissimi parti Vostri raccolti in Parma. La nostra gentilissima Aurisbe1, quell’Aurisbe che voi giustamente apprezzate, e che ha il potere di muovere al canto, quand’ella voglia, la vostra Musa, mi ha posto sovente a parte dei dolcissimi Carmi vostri, e tanti ne avete al piacer suo consacrati, che può per essi andar gloriosa ne’ Secoli venturi, quanto il suo spirito e la sua bellezza la resero ai nostri tempi preziosa. Tutti aspettano con impazienza una raccolta delle Opere vostre compiuta, e si sa con giubilo universale che ora vi adoperate per farla. Fatela dunque con tutta quella sollecitudine che potete, non solo per la pubblica compiacenza, ma per l’onore delle opere stesse, vendicandole da quegli errori ai quali alcune di esse furono fino ad ora in più edizioni soggette, e riparate le inedite da una simile disavventura. Oltre le vostre Rime, desidera il mondo veder stampate ancora le vostre Prose, e so di certo esservi chi se le procaccia per pubblicarle. Ora sarete maggiormente in grado di arricchire la sospirata raccolta con nuovi pezzi scientifici ed eruditi, fatto Segretario perpetuo della Accademia di Pittura, Scultura ed Architettura, novellamente eretta in Parma da S. A. R. il Serenissimo Don Fi-

  1. Aurisbe (o anche Eurisbe) Tarsense, nome arcade della poetessa veneziana N. D. Cornelia Barbaro Gritti, alla quale dedicò il Goldoni nel 1757 la commedia intitolata la Pupilla (t. X dell’ed. Paperini di Firenze).