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38 ATTO PRIMO
Temi fra tuoi trastulli del suocero la faccia,

E sotto al suo consiglio si asconde una minaccia.
In braccio al tuo destino ti lascio e ti abbandono;
Ma della sposa oppressa tenero padre io sono.
Finchè si può, si salvi l’onor di tua famiglia;
Soffra disagi ed onte la virtù della figlia,
Ma quando il vizio eccede, anche natura insegna
A scuotere dal fianco una catena indegna:
Che se della tua fama, stolido, a te non cale,
Che val la sofferenza, il non parlar che vale?
Il mondo che mal pensa, che sa dei tristi ogni arte,
Dirà ch’è l’innocente de’ tuoi deliri a parte.
Onde se nulla giova virtù, costanza, amore,
A lei renda giustizia il cielo e il genitore. (parte)

Fine dell’Atto Primo.