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TERENZIO 327

ATTO SECONDO.

SCENA PRIMA.

Fabio e Lisca.

Fabio. Lisca, di buon mattino prender ti vuoi la pena

Di coltivar Lucano per meritar la cena?
E pur saper dovresti, che facili i conviti
Trovano a laute mense di Roma i parassiti.
Lisca. Fabio, di questo nome che a me schernendo apponi,
Offender non mi deggio, ed ho le mie ragioni.
Diceasi parassito, ne’ tempi più remoti,
Chi parte delle vittime godea coi sacerdoti.
La dignità primaria per noi serbasi ancora,
Da noi mensa de’ grandi s’accredita e si onora.
Essi colle rapite spoglie degl’infelici
Mandano alle cucine fagiani e coturnici,