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L'AUTORE
A CHI LEGGE1
Concepita l’idea, parecchi anni sono, di mettere sulla scena Moliere, Autor celebre delle migliori Commedie Francesi, mi riuscì tanto felicemente, che non ebbi occasion di pentirmene, ma anzi consolarmi con me medesimo. Ciò mi diede animo di far lo stesso di alcun altro comico celebrato autore, e scelsi fra di loro Terenzio, di nazione Africano, ma fatto per li meriti suoi, e per la libertà, e per l’adozione, Cittadino Romano. La sua manumissione è l’azione principale della Commedia, servendo l’episodio degli amori suoi per Creusa a ritardare e mettere in pericolo la di lui libertà, e a coronare all’ultimo con piena soddisfazione il Trionfo dell’amore e della virtù. Ho creduto bene far2 precedere un Prologo alla Commedia, non tanto per uniformarmi in questo all’uso di Terenzio medesimo, quanto per ispiegare al popolo la mia intenzione intorno ad una commedia estraordinaria al sistema nostro presente, ed esso Prologo può servire in luogo di prefazione rispetto al carattere principale e a quelli degli episodi. Sparsa è la Commedia di moltissime notizie istoriche delle persone, dei riti e dei costumi romani, e se volessi apporvi le annotazioni dei luoghi e degli autori, da’ quali ho tratto fedelmente le notizie esposte, verrebbe ad essere assai voluminoso il Tomo, il che sarebbe forse incomodo ai Leggitori e poco piacevole allo Stampatore, che alle sue spese fa la presente edizione. Gli eruditi nella storia antica saranno bastantemente istruiti delle cose nella Commedia introdotte, e quelli che ne sono all’oscuro, non contentandosi ch’io abbia procurato di metterle in vista con la maggiore facilità e chiarezza possibile, temendo forse che abbia in qualche parte arbitrato, possono soddisfarsi riscontrandolo ne’ buoni autori, de’ quali ne abbiamo doviziosa copia. Ma per facilitare