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vostre massime instruiscono gli uomini nel buon costume, nella società, nel dovere, scorgendosi in Voi perfettamente unito il Poeta, il Filosofo, il Precettore, il Cristiano. Le verità ch’io dico, si conoscono dai più ciechi, e gl’invidiosi devono confessarle. Credete Voi di non avere delle Persone che invidiano la Vostra gloria? Sì certamente, ve ne sono parecchie: alcune di queste confondono l’invidia coll’ ammirazione, altre si provano di pareggiarvi. L’impresa è malagevole troppo. Voi siete un originale; chi sapesse bene studiarvi, potrebbe giungere ad imitarvi, e allora qual merito si sarebbe acquistato? La copia cederebbe sempre all’originale. Permettetemi che con Voi mi confessi; ho avuto anch’io il prurito di battere queste strade. Portato da un forte genio al Teatro, allettavami la dolce lusinga dei Componimenti per Musica. Dirò di più: mi sono anche provato, ma lode al Signore, ho conosciuto in tempo la vana impresa di essere per questa via compatito, e ritrovando un calle aperto per la via più umile della Commedia, per quella ho cercato inoltrarmi, non perdendo per ciò di vista la vostra guida, negli argomenti principalmente più nobili e virtuosi. Pare che la fortuna abbia favorito la mia intrapresa, e la maggior prova ch’io possa averne, si è la cortese approvazione, che vi degnaste donare alle mie fatiche. Fu per me la maggior consolazione che aver potessi, nel leggere il Vostro nome in Firenze fra gli associati alla mia edizione. Vi ringraziai con Lettera di un tanto onore, e Voi mi deste maggiori prove del vostro compiacimento. So bene che non mi credevate sì ardito, onde abusar volessi della grazia Vostra fino a imprimere il nome Vostro nei fogli miei; ma compatir dovete, com’io diceva a principio, chi cerca un posto onorato nella memoria degli uomini, se si ricovera sotto le fronde del vostro alloro. Spero che di buona voglia mi accorderete in dono ciò che l’urgenza mia trasportami ad involarvi; ed io a guisa di quelli che donan poco per aver molto, vi presento una Commedia sola, colla lusinga che le altre mie vogliate proteggere e accreditare.
Voi che siete pratico del mestiere, conoscerete più d’ogni altra Persona, quanto studio e quanta fatica il mio Terenzio mi