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vostra, seguitando le tracce della Tragedia, suole la severità di quella raddolcire, per modo che la giocondità destando negli uditori, solleva al grado nobile la seconda ispezione della Commedia. Il Dramma per Musica è un componimento per se medesimo irregolare, non conosciuto nè da Aristotile, nè da Orazio, nè da altri precettori antichi della Drammatica facoltà. Il canto usato nei cori delle Tragedie destò la voglia negli amatori di novità di assoggettare alla Musica tutto il Dramma, e per divertire il popolo colla melodia, si è dovuto discendere da quella tragica gravità, che risvegliava negli spettatori, anzichè il divertimento, il terrore e la commozione. Le prime opere di cotal genere furono talmente imperfette, che Farse piuttosto potevano nominarsi. Alcuni nel secolo oltrepassato le ridussero a miglior forma, e il vostro benemerito Antecessore, il Signor Apostolo Zeno, si distinse fra tutti gli altri nella condotta del Dramma, nella verità dei caratteri, e nella robustezza dei sentimenti. Ma la perfezion di quest’opera era a Voi risserbata. Sorgeste Voi per onore del nostro secolo ad innalzare sopra di tutti gli altri questo genere di Drammatica Poesia, e la Patria Vostra, che diede al mondo nei prischi tempi gli originali più rispettabili della Tragedia e della Commedia, produsse in Voi a’ di nostri il celeberrimo ristauratore del Melodramma. Grande obbligazione vi hanno i Compositori di Musica, poichè le dolcissime ariette vostre, che sono altrettanti elegantissimi Madrigali, cantano, si può dire, da per se stesse, e svegliano talmente la fantasia del Maestro, ch’egli con poco studio può farsi onore grandissimo. Ecco il perchè, allora quando eletto viene dagl’Impressori il componitor della Musica, suol egli raccomandarsi che gli sia dato da scrivere un Dramma del Metastasio, e quantunque fatto e rifatto parecchie volte, lo preferisce a qualunque altro d’Autore antico e moderno, sicuro che la melodia non può essere meglio appoggiata, e che le scene cento volte rivedute di un Vostro Libro, non lasciano di piacere, e di fermare il Popolo ad ascoltarle. Fortunato quell’Impressario, che alla Rappresentazione de’ Vostri Drammi cerca di scegliere buoni Attori; allora è certo della pubblica approvazione, e quantunque la Musica non sia eccellente,