Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1911, XI.djvu/265


LA MADRE AMOROSA 255


ATTO SECONDO.

SCENA PRIMA.

Camera di donna Aurelia.

Donna Aurelia, poi donna Laurina.

Aurelia. Florindo si avanza troppo, e Laurina mia non conosce l’inganno della sua passione. Tocca a me farglielo rilevare per quanto posso, per quanto mi fia possibile. Eccola. Voglia il cielo che la colpiscano le mie parole.

Laurina. Signora, eccomi ai vostri comandi.

Aurelia. Dove siete stata sinora?

Laurina. Nella mia camera.

Aurelia. A far che nella vostra camera?

Laurina. A piangere liberamente.

Aurelia. Povera figlia! voi siete afflitta; vi compatisco, e sento al vivo dentro di me medesima le vostre pene.