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174 | ATTO SECONDO |
Fabio. Con esso lui il mio sdegno...
Orazio. Battetevi con Ridolfo, egli è un altro me stesso, (parte)
Fabio. Giuro al cielo... (vuol seguirlo)
Brighella. Alto là, signor. La porta rispetto ai colonnelli de sta qualità. (lo ferma, indi parte)
SCENA XVIII.
Fabio e Ridolfo.
Fabio. Teco dunque sfogherò l’ira mia. (contro Ridolfo)
Ridolfo. Niente più desidero, che castigare la tua baldanza, (pone mano e si battono lungamente, sin che Ridolfo resta ferito gravemente) Non posso reggermi più. (barcollando si ritira)
Fabio. Impara ad esser men temerario. (parte)
Fine dell’Atto Secondo.