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IL GELOSO AVARO 35

SCENA VI.

Pantalone, donna Eufemia e Argentina.

Pantalone. Se nol la vol, a so danno; anca questa la sarà bona per una chicchera almanco.

Argentina. Datemelo a me quel pezzetto di cioccolata.

Pantalone. La te farà mal, la te farà calor. Ti xe una zovene, ti xe de sangue caldo. La cioccolata no xe per ti.

Argentina. Oh benedetto il mio padrone, che ha tanta carità’ per me! (Affrica maledetta!) (da sè)

Eufemia. Povera ragazza! dategliene un pezzolino.

Pantalone. No ghe voggio dar niente. Vu no ve n’impazzè.

Eufemia. Per me non ve ne domando.

Pantalone. Se me ne domandessi, no ve ne daria.

Eufemia. Pazienza!

Argentina. Siete pur crudele, signor padrone.

Pantalone. Va via de qua.

Argentina. Perchè, signore?

Pantalone. Va via de qua.

Argentina. Ma io...

Pantalone. Va via, impertinente. Te bastonerò.

Argentina. Diavolo! Satanasso! Mummia maledetta! (parte)

SCENA VII.

Donna Eufemia e Pantalone.

Pantalone. Se te chiappo...

Eufemia. (È alterato; sarebbe meglio ch’io me ne andassi).(da sè)

Pantalone. (Un bacil de cioccolata!) (da sè)

Eufemia. Io me n’anderò, se vi contentate.

Pantalone. Siora no. (Anca el bacil!) (da sè)

Eufemia. (Principia a farmi paura). (da sè)

Pantalone. Quel staffier che ha portà sta cioccolata, giera un pezzo che el giera qua?

Eufemia. Non era molto.