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54 ATTO PRIMO

Argentina. (Gli va colle buone! un maglio sulla coppa). (da sè)

Pantalone. Cossa xe vegnù a far qua vostro padre?

Eufemia. È venuto un poco a vedermi.

Pantalone. A véderve solamente?

Eufemia. Sì: era tanto che non ci veniva.

Pantalone. Manco ch’el vegnirà, el farà meggio.

Eufemia. Che fastidio vi dà mio padre?

Pantalone. No lo voggio.

Eufemia. Pazienza. Se non ce lo volete, non ci verrà.

Pantalone. Certo che nol vegnirà.

Argentina. (Mi fa proprio rimescolar le budelle). (da sè)

Eufemia. Almeno fatemi un piacere.

Pantalone. Sì, gioia mia! un piaser ve lo1 farò volentiera.

Argentina. (Gioia mia! Chi non lo conoscesse!) (da sè)

Eufemia. Ditemi la cagione perchè non volete in casa vostra mio padre.

Pantalone. Quando no volè altro, ve la dirò.

Argentina. (Sentiamo). (da sè)

Eufemia. Via, ditemela: che sappia almeno il perchè.

Pantalone. Perchè no lo voggio.

Argentina. (Che ti venga la rabbia!) (da sè)

Eufemia. Questa non è ragione.

Pantalone. Siora sì: questa xe la maggior rason de tutte. In casa mia son paron mi; e quando no voggio uno, la mia volontà xe la mia rason.

Eufemia. Ma questa è una picca senza proposito.

Pantalone. Basta cussì; son stufo. (arrabbiato)

Eufemia. Via, non andate in collera.

Argentina. (Mi vien voglia di rompergli una seggiola sulla testa). (da sè)

Pantalone. Che bei saludi v’alo portà el sior padre?

Eufemia. Saluti di chi?

Pantalone. Saludi dei amici vecchi della conversazion de casa.

  1. Pitteri e Pasq. stampano: un piaser. Ve lo ecc.