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e mio Protettore benefico, l’Eccellentissimo Signor Conte Lodovico Widiman, più volte ne’ fogli miei ossequiosamente lodato1. La parte a Voi prediletta suol essere quella del Dottor Bolognese, il quale con una maschera che copre il naso e la fronte, presenta una faccia di cotal uomo che abbia sortito dalla natura una di quelle macchie visibili, che col nome di voglia si chiamano volgarmente, e rendono la persona diforme, da che precisamente ebbe origine una simile caricatura, copiata dal naturale in quel secolo, in cui dagli uomini forensi ancora si portavano per ornamento le basette, o i mostacchi. A Voi la lingua Bolognese riesce meno straniera e difficile, sendo stato parecchi anni in educazione nel Collegio di Modona, ove quantunque intervengano Nobili Giovanetti di ogni nazione, prevale in qualche modo il nazionale linguaggio, il quale alle nostre orecchie non comparisce moltissimo dal Bolognese distante. In fatti abbiamo avuti nei nostri Teatri in Venezia, e ne hanno avuto parimente i Milanesi, i Fiorentini, i Romani, dei Dottori in Commedia d’altro paese fuor di Bologna; siccome in altre parti, da noi non molto remote, dei Pantaloni stati sono e sofferti, e applauditi, che Veneziani non erano, e non avevano della nostra lingua che una semplice infarinatura, ed una pratica materiale nell’uso del lor mestiere. Ma a tutti questi de’ quali ora vi parlo, ed a moltissimi nazionali ancora dei luoghi da dove i Vecchi delle Commedie son tratti, prevale, Eccellentissimo Signor Giovanni, la vostra facondia, la grazia naturale che possedete, il brio, e lo spirito, e la prontezza con cui negl’impegni comici sapete animar le scene, aggiungendo alla pratica che fatta avete di tal carattere, il sapere e l’erudizione che manca ordinariamente ai Comici mercenari, nel basso mestiere grossolanamente instruiti, e nella povera condizione loro educati. Nel decimo Tomo della mia Fiorentina edizione, addrizzando a S. E. il Signor Pietro Priuli, amico e parente Vostro, e nel comico divertimento collega, la quarantesima ottava Commedia, intitolata il Prodigo2, accennai parecchie cose intorno alla

  1. Al Widiman dedicò il Goldoni la Bottega del caffè: vedasi il vol. IV della presente edizione.
  2. Si veda il vol. I della presente edizione.