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cante Inglese, la di cui bella facciata marmorea in bocca del Rio sopra Canal Grande oggi fu scoperta e comendata... ed era ottimamente addobbata ad uso di sua nazione.» Della villa a Mogliano diventò possessore il duca di Montallegre, ambasciatore, credo, di Spagna. Afferma ancora il Moschini come allo Smith si devano «tante belle edizioni uscite dalla stamperia Pasquali, col quale era legato in commercio d’interessi». Nella prefazione di G. B. Pasquali in testa al grosso e ben noto volume della Bibliotheca Smithiana (seu catalogus librorum D. Josephi Smithii Angli per cognomina authorum dispositus, Venetiis, typis J. B. Pasquali, 1755) si ricordano pure i cammei e i quadri raccolti dall’Inglese, venduti poi in Inghilterra. Fece anche traffico delle tele del Canaletto, che a lui dedicò il libro delle sue Vedute o acqueforti originali (vedi, p. es., A. Moureau, A. Canal etc., Parigi, 1894, pp. 40 e 43). Nel 1767 uscirono a Venezia i due volumi di Fr. Gori, Dactyliotheca Smithiana e nel 1771 il Catalogo dei libri raccolti da fu Sig. G. Smith e pulitamente legati (v. Saggio di bibliogr. venez. di E. Cicogna, Ven. 1747). Per la morte avvenuta del dovizioso ma non munifico console, la lettera di dedica fu omessa nell’ed. Pasquali. — Cognato dello Smith era il residente inglese Gio. Murray (Moschini, l. c.), di cui vantavasi amico il Casanova, e a cui dedicò il Goldoni, come vedremo, la commedia dei Malcontenti.

G. O.




Il Filosofo inglese fu stampato per la prima volta l’anno 1757, nel t. I dell’ed. Pitteri di Venezia, e fu l’anno stesso ristampato a Bologna (ed. Corciolani). Uscì nuovamente a Venezia nelle edizioni Savioli (V, ’73), Pasquali (XII, ’74) e Zatta (cl. 3a, III, ’92); a Torino (Guibert e Orgeas III, ’75), a Bologna (S. Tomm. d’Aquino, ’76), a Lucca (Bonsignori XV, ’89), a Livorno (Masi XIV, ’90) e altrove nel Settecento. - La presente ristampa fu compiuta sul testo più fedele delle edizioni Pitteri e Pasquali. Valgono le solite avvertenze.