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IL FILOSOFO INGLESE 343
Corre, ed ella le chiede un libro di morale.

Se di colei marito voi foste per destino,
In letto vi farebbe servir di lettorino.
Milord. Donna nel buon costume avvezza e addottrinata,
Potria quel che fa sola, non fare accompagnata.
Lorino. In Francia di tai donne non se ne trovan molte;
Non voglion per soverchio studiar divenir stolte.
Il giorno allegramente lo passan con piacere,
La notte cogli sposi san fare il lor dovere.
M. Saixon. Viva monsieur Lorino.
Lorino.   Viva madama in pace.
M. Saixon. Milord, ridete un poco.
Milord.   Ridiam, come vi piace.

SCENA VII.

Il signor Saixon dalla bottega del caffè, con Bonvil marinaio; e detti.

Saixon. Va presto. Il vento è buono. Che sarpino a drittura,

Bonvil. Vado, signor.
Saixon.   Buon viaggio.
Bonvil.   Noi non abbiam paura. (parte)
Saixon. (Andando verso casa, vede sua moglie e non dice nulla.)
M. Saixon. Dove, signor marito?
Saixon.   A desinare.
M. Saixon.   Ed io?
Saixon. Venite, se volete.
M. Saixon.   Non mi aspettate?
Saixon.   Addio.
(parte ed entra in casa)
M. Saixon. Vedete? Ei non s’inquieta.
Milord.   Saixon è buono inglese.
Lorino. In questo va d’accordo la moda anche francese.
Milord. È ver, ma con diversi principi di ragione:
Da noi si fa per comodo, da voi per soggezione.