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IL FILOSOFO INGLESE 325
Bonvil.   Le botti son tutte caricate.

Le polizze di carico?
Saixon.   Son qui, le ho preparate.
Bonvil. Speditemi, signore, il capitan vi prega.
Saixon. Andiam, farò più presto qui dentro la bottega.
(si alza per entrare in bottega)

SCENA IX.

Gioacchino di casa e detti.

Gioacchino. Dite, signor... (al signor Saixon)

Saixon.   Che vuoi?
Gioacchino.   Ecco il ventaglio.
Saixon.   È quello?
Gioacchino. Sì, signore.
Saixon.   A madama di’ che lo compri, è bello.
(entra, senza guardarlo, con Bonvil nel caffè)

SCENA X.

Gioacchino, poi Rosa nella loggia.

Gioacchino. Bello senza vederlo! Mi piace, non vi è male;

Ma io per riportarlo non voglio far le scale.
All’uscio picchierò. (batte alla porla)
Rosa.   Chi picchia così forte?
Gioacchino. Son io, bella Rosina.
Rosa.   Il diavol che vi porte.
Che vuoi?
Gioacchino.   Questo ventaglio dare alla tua padrona.
Rosa. A quale delle due?
Gioacchino.   Io credo alla men buona.
Rosa. Non lo darò a nessuna, se ben non vi spiegate,
Perchè son tutte due cattive indiavolate.
Una colla dottrina la servitù confonde;