città di Vicenza, amministrando colà per il Principe Serenissimo la carità e la giustizia, presagiscono a Voi fortunati progressi, e le voci de’ Vicentini ammiratori ossequiosi del vostro merito vi acclamano alle cariche più cospicue, alle dignità più sublimi. Felici loro, cui toccò in sorte per qualche tempo un Rettore sì magnanimo, sì dotto, sì generoso e splendido quale Voi siete; e Voi felice altresì, che dovendo servire alla Patria, foste ad una Città prescielto conoscitrice del merito e della virtù, d’illustre Nobiltà e di peregrini talenti doviziosamente fornita. Beati quelli che trovano bene impiegate le attenzioni loro, veggendole dai grati animi corrisposte. I Vicentini vi hanno reso giustizia, nè lascierà di rimunerarvi la Repubblica Serenissima con quegli onori medesimi, onde ha fregiato di Porpora il vostro Genitore egregio, amplissimo Senatore, pio e magnanimo Cavaliere. La vostra illustre Famiglia ha tutte le benedizioni celesti, per la bontà singolare, per la carità esimia che in essa mirabilmente fiorisce, onde da Dio riconoscendo i larghi beni che la feconda, ne fa parte ai poveri, ai bisognosi, e impegna la provvidenza a moltiplicare le grazie. Voi siete un giovane Cavaliere di bel talento e di dottrina fornito, non imbevuto di quelle massime oltramontane, che attribuiscono gli eventi al caso. Sapete fondatamente che tutti i beni di questa vita dal Creatore provengono. Poteste apprenderlo più sodamente dall’ottima educazione de’ vostri amabili Genitori e dall’Avolo vostro paterno, passato, non ha molto tempo, a godere nel Cielo il vero premio durevole delle sue Cristiane virtù. Corrisponde mirabilmente al loro consiglio ed al loro esempio la vostra buona condotta, poichè nella vostra età giovanile, senza staccarvi affatto dalle convenienze della vita civile, sapete essere nel tempo istesso sociabile quanto basta, e prudente quanto conviene. Intesi con giubbilo il prossimo accasamento a cui la sorte vi ha destinato, e la Patria eccelsa ed i Congiunti e gli Amici vostri n’esultano. La Sposa che vi è destinata, escita dall’illustre sangue de’ Savorgnani tanto glorioso in Repubblica, e tanto nelle Storie famoso, figlia di Genitrice di tante virtù, di tante doti fornita, non può che promettere a Voi la più perfetta felicità de’ viventi, ed alla Patria eccelsa ottimi