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porto, come vorrebbe il Rabany, con l’Alceste del Misanthrope molieriano, mentre l’ha il nostro don Fausto (L’Oeuore de Molière et sa fort. en Italie, Turin, Loescher, 1910, pp. 394-396).

D’altre recite a Venezia o altrove non ci consta. E nemmeno di versioni, tranne, a quanto mi comunica Edgardo Maddalena, d’una francese incompleta, lasciata da Edouard Thomas Simon (1740-1818). Cfr. B. Marquillier: Un poète troyen au XVIII siècle, p. 119.

Finalmente va soggiunto che Goldoni dedicò la sua produzione «a S. E. il signor Alessandro Napolion d’Héraut, generale al servizio della Serenissima», del quale rammenta le gesta e insieme quelle de’ suoi antenati.

C. M.