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180 ATTO SECONDO

Violante. Uditela e inorridite. Già nessuno ci sente. (legge)

Una donna infatuata,

Un nipote sciagurato
Dan piacere alla brigata
Con un estro inusitato. (don Pirolino mostra di aggradire)

Pirolino. Via, via, non mi discontento.

Violante. Vi par poco?

Pirolino. Non vi è altro?

Violante. Sì, sentite il resto.

Pirolino. Sentiamo. (Gran donne! tutto ricevono in mala parte), (da sè)

Violante. Quella ha voglia di marito,

Quel di moglie ha l’appetito.
Troveran forse ambidue
L’un la capra di Giove, e l’altra il bue.

Pirolino. Buono, buono, non mi dispiace.

Violante. Come? non vi riscaldate a cotali ingiurie?

Pirolino. Vi è altro?

Violante. Non vi basta? Vi par questa una leggiera satira?

Pirolino. Satira?

Violante. Sì, una satira sanguinosa.

Pirolino. Questa è una lode, un panegirico, un complimento.

Violante. Voi mi vorreste acquietare, perchè la bile non mi facesse del male; ma non sono una sciocca. Intendo il senso delle parole.

Pirolino. Non intendete un’acca. Quello è un componimento allegorico.

Violante. Nipote, mi fate torto a parlar così.

Pirolino. Lasciate vedere a me. (prende la carta) Il senso è allegorico. Sentite. Una donna infatuata...

Violante. E bene: non vuol dir pazza?

Pirolino. Non è vero; vuol dire piena di fantasia: poetessa vera. Infatuata, cioè fatidica, corrispondente del fato. I vati fatidici, fanatici, infatuati, sono i veri poeti.