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158 ATTO PRIMO

Violante. Salve, domina zia: eccellente. Che linguaggio è?

Pirolino. Latino.

Violante. Latino?

Pirolino. Io parlo sempre latino. Anche colla serva.

Violante. Ma la serva non v’intenderà.

Pirolino. Che importa a me che m’intenda? Per esempio... Anche il mio maestro parlerà talvolta un’ora meco, senza ch’io intenda parola.

Violante. Nipote mio, siamo in un grand’impegno.

Pirolino. Lo sosterremo, basta che non sia colla spada, lo sosterremo.

Violante. I nostri versi sono stati barbaramente criticati.

Pirolino. Ho gusto. È segno che sono belli.

Violante. Pretendono che Partenope abbia da essere femminino.

Pirolino. Vi hanno detto il perchè?

Violante. Non me l’hanno detto.

Pirolino. Quando vi diranno il perchè, daremo loro la risposta.

Violante. Ditemi intanto voi il perchè lo crediate essere mascolino.

Pirolino. Il mio perchè è fondato sulla ragione.

Violante. Bravissimo. Qual è la ragione?

Pirolino. Eccola: colla dottrina alla mano. Tutti i nomi sono o mascolini, o femminini, o neutri. Questo non è nè femminino, nè neutro, dunque sarà mascolino.

Violante. Chi può rispondere a una ragione sì chiara? Quanto pagherei che ci fosse don Fausto.

Pirolino. Don Fausto dunque è stato il satirico criticante?

Violante. Sì, egli è stato il criticante.

Pirolino. Criticoneremo, satiriconeremo anche lui.

Violante. Perchè non avete detto criticheremo, satiricheremo?

Pirolino. Perchè criticonare e satiriconare sono verbi superlativi.

Violante. Oh, se ci fosse don Fausto!

Pirolino. Ma lasciamo ora da una parte la teorica, e veniamo alla pratica.

Violante. Che cosa vuol dire in questo senso la pratica?