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82 | ATTO TERZO |
di una burla, che in altra occasione potrebbe costare la vita al temerario che ardì di farla.
Nardo. Viva il nostro padrone. (Ah! sono un gran politico). (a Marcone e Cecco)
Marcone. (Bravo!) Viva il signor Marchese.
Cecco. Viva, viva. (Si ricorderà di me). (da sè)
Cancelliere. Quest’atto di umiliazione della Comunità ed il perdono del Feudatario sono cose che bisogna sieno registrate. Notaro, scrivete.
Pantalone. (Se n’accorzerà sior Marchese, co sarà scritto1). (da sè)
Beatrice. Figlio, Rosaura mia, l’uno e l’altra avete fatta un’azione degna di voi. Deh! autentichi l’amore ciò che vi ha consigliato far la prudenza.
Florindo. Rosaura, vi protesto che ho per voi stima, venerazione e rispetto2. Compatite alcune mie giovanili follie. Son reso cauto, son reso avvertito da’ miei pericoli, da’ miei disastri. Amatemi, ve ne supplico, ed assicuratevi del mio cuore.
Rosaura. Questo è quel ch’io desidero, più del3 possesso di questa giurisdizione. Marchesa Beatrice, mia amorossima madre, vedete4 se ho confidato nel vostro cuore e nella vostra bontà.
Beatrice. Sì, Rosaura, siete saggia, siete amabile5, siete generosa e prudente. Confidai tutto nel vostro bell’animo, e con pena mi sforzai a rimproverarvi. Florindo, date lode alla mia condotta, ed apprendete a meglio conoscere il vostro grado, ed a meglio sostenerlo. Signor cancelliere, contentatevi differire a domani la consumazione di tali atti. Andiamo a celebrar queste nozze; nozze da me con cautela promosse, e felicemente eseguite6: mercè delle quali Florindo, senza togliere nulla a Rosaura, sarà pacificamente il Marchese di Montefosco7.
Fine della Commedia.
- ↑ Bett. e Pap. aggiungono: tante parole, tanti bezzi.
- ↑ Bett. e Pap.: ed affetto.
- ↑ Bett. e Pap.: Questo è quel tesoro a cui aspiravo, e non al ecc.
- ↑ Bett. e Pap.: s’io faccio stima di voi, se ho ecc.
- ↑ Bett. e Pap.: nobile.
- ↑ Bett.: e fortunatamente seguite.
- ↑ Bett. aggiunge: Sono contentissima, perchè potrò vantarmi questa colta di essere una madre amorosa, una donna saggia e prudente.