Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1910, VIII.djvu/70

60 ATTO SECONDO

Mengone. Stiamo qui pensando qual divertimento potremmo dare al signor Marchese.

Cecco. Ve lo dirò io.

Nardo. Via, da bravo.

Cecco. Una mezza dozzina delle nostre donne. 1

Nardo. Come?

Cecco. Fa il grazioso colle nostre femmine. Si caccia appresso di tutte, le incanta,2 e non dico altro.

Nardo. Da chi è stato?

Cecco. Da vostra figlia.

Nardo. Da mia figlia?

Cecco. Sì, e anche dalla vostra. (a Mengone)

Mengone. Anche da Olivetta?

Cecco. E voleva andare da Ghitta; ma con un certo complimento l’ho persuaso a desistere3.

Mengone. Altro che la caccia dell’orso!

Marcone. Altro che il collo dell’oca!4

Nardo. Qui si tratta dell’onore e della reputazione.

Cecco. Minaccia, strapazza, fa il prepotente.

Nardo. Subito al rimedio.

Mengone. Che cosa pensereste di fare?

Nardo. Bisogna far consiglio sulla materia.

Margone. Direi...

Nardo. Facciamo Comunità.

Pasqualotto. Ecco qui, non ci siamo tutti?

Cecco. Schioppetto, schioppetto.

Nardo. No, politica: aspettate. Massari,5 serventi, portate i seggioloni. Non c’è nessuno? Ce li porteremo da noi.
(Ognuno va a prendere la sua sedia, e la tira innanzi, e tutti si pongono a sedere.)

  1. Segue nelle edd. Bett. e Pap.: «Nar. Ma come? Cecco. Ditemi, lo avete fatto regalare? Nar. Sì, gli abbiamo mandato del buono e del meglio che si potesse mandare. Cecco. Ora egli pensa di regalar noi. Nar. Davvero? Come? Meng. Che cosa ci vuol regalare? Cecco. Delle bellissime pennacchiere all’ultima moda. Nard. Io non capisco. Cecco. Fa il grazioso ecc.».
  2. Bett. e Pap. aggiungono: le tira giù.
  3. Bett. e Pap.: ad andarsene.
  4. Bett. e Pap. hanno invece: Altro che il trucco da terra!
  5. Bett. e Pap. aggiungono: bidelli.