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40 ATTO SECONDO

Florindo. Orsù; tanta1 Eccellenza mi annoia, trattiamoci2 con libertà.

Ghitta. Il signor3 Marchesino è un giovine senza cerimonie. Lasciamo andare4, e parliamo alla nostra usanza.

Florindo. Bravissima. Senza soggezione.

Giannina. Benedetto! Mi sentiva crepare.

Olivetta. Noi non siamo avvezze a titoleggiare.

Florindo. Basta che mi vogliate bene, e non voglio altro.

Giannina. Oh! come è carino5.

Olivetta. Oh! come è grazioso.

Ghitta. Oh! come è bellino.

Florindo. Staremo in allegria, canteremo, balleremo.

Ghitta. Ma la signora Marchesa?

Florindo. Non dirà niente.6

Giannina. Sarà buona come lui?

Olivetta. Ci vorrà bene come lui?

SCENA IV.

La Marchesa Beatrice e detti.

Beatrice. Eccomi, signore mie.

Ghitta. Oh, signora Marchesa! (le vanno incontro allegramente, senza inchinarsi, all’uso loro)

Giannina. Benvenuta.

Olivetta. Me ne rallegro.

Giannina. Sta bene?

Beatrice. Olà, che confidenza è questa? Con chi credete voi di parlare?

Ghitta. Eccellenza... Il signor Marchesino ci ha detto... che non vuole tante cerimonie.

Beatrice. Il Marchesino scherza. Voi sapete chi sono.

Florindo. Compatite, signora madre, sono di buon cuore.

  1. Bett. e Pap.: Ora tanta ecc.
  2. Bett.: parliamoci.
  3. Bett.: Oh via! Il signor ecc.
  4. Bett. e Pap. aggiungono: la gravità.
  5. Bett.: Oh caro!
  6. Bett. e Pap. aggiungono: senza cerimonie.