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440 ATTO PRIMO

Cameriere. Che significa questa parola?

Brighella. Eh poverazzi! Vualtri in Italia no savè gnente. Cofrerfort è parola tedesca, vuol dir... Quel coso che è là.

Cameriere. Uno scrignetto, un bauletto.

Brighella. Fe conto; una cossa simile. Tirè fora el relogio d’oro. (a Lumaca, che glielo dà) Vedeu? Londra. Repetizion. Cento doppie, ah! Ghe n’è in Italia de sta roba? Ghe n’ale le ballerine de sti tesori? Poverazze! bisogna che le ghe fazza de cappello a siora Olivetta.

Cameriere. L’ha guadagnato colle sue fatiche?

Brighella. S’intende. Un milord ghe l’ha donà una sera, perchè l’ha fatto una decima.

Cameriere. Che cos’è questa decima?

Brighella. Eh! cossa saveu, sior alocco? Presto quei stucchi, le scatole, i anelli, le zoggie.

Cameriere. Che belle cose!

Brighella. Vedeu sto anello? Vedeu sto boccon de brillante?

Cameriere. Lo vedo.

Brighella. Un prencipe tedesco l’ha donà a siora Olivetta, perchè l’ha avudo la sofferenza de farse far el so ritratto.

Cameriere. È fortunata.

Brighella. Che fortuna! merito, merito sior, merito. Bisognerà pò metter dei taolini, tirar delle corde.

Cameriere. Per che fare?

Brighella. Per destender i abiti, acciò che i chiappa aria.

Cameriere. Ne ha molti?

Brighella. La se muda ogni zorno, e qualche zorno do volte.

Cameriere. Mi chiamano, con sua buona grazia.

Brighella. Comodeve.

Cameriere. Mi dona nulla per aver aiutato a portare?

Brighella. Sior sì; volentiera. Mi no me fazzo vardar drio. Tolè.

Cameriere. Due soldi? A me due soldi?

Brighella. Cossa voleu che ve daga?

Cameriere. Se vostra figlia li avesse guadagnati a due soldi la volta, starebbe fresca. (parte