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I PUNTIGLI DOMESTICI 361

Corallina. Ma, signore, ho pur detto che di queste ambasciate io non ne faccio.

Florindo. Se amate tanto la signora Rosaura, non ricuserete di dirle queste mie innocenti parole.

Corallina. Via, gliele dirò, perchè sono innocenti.

Florindo. E poi, Corallina mia, vi regalerò.

Corallina. Oh, io non mi lascio allettare dalle promesse.

Florindo. Dalle promesse no, ma dai regali forse sì.

Corallina. Dai regali? Non so, perchè non ne ho mai avuti.

Florindo. Vorreste provare?

Corallina. Dicono che prima di morire, è bene provare un poco di tutto; cioè1 che non offenda il buon costume.

Florindo. Eccovi un piccolo regaletto di due zecchini.

Corallina. (Li prende sorridendo.)

Florindo. Che effetto vi fanno?

Corallina. Non saprei: un certo movimento interno, che mi fa ridere...

Florindo. Bisognerebbe che comunicaste un poco della vostra allegria alla signora Rosaura.

Corallina. Mi proverò.

Florindo. Che cosa le direte per rallegrarla?

Corallina. Le dirò che il signor Marchesino l’adora, che sia fedele, e non dubiti che sarà contenta.

Florindo. Non le direte altro?

Corallina. Le dirò... Sentite che spirito mi ha messo in capo quel picciolo regaietto. Le dirò che in caso di disperazione, si fidi di me, che mi basterà l’animo di farle sposare il signor Florindo, anco a dispetto di sua madre.

Florindo. Bravissima. Ecco altri due zecchini.

Corallina. In verità, voi mi fate giubbilare a segno, che or ora vi travesto in qualche maniera, e vi conduco alle sue camere.

Florindo. No, Corallina, non venghiamo per ora a questi passi. Attendiamo le risoluzioni del conte Ottavio.

Corallina. Ma io, quando mi ci metto, non mi ci metto per poco.

  1. Pap.: di tutto; di tutto cioè ecc.