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346 | ATTO SECONDO |
andar a sta ora in te la so camera: aspetterò che la passa. Zitto, i averze la porta della siora Contessa, la doverave esser ela. Da galantuomo che l’è ela1.
SCENA II.
Corallina dalla camera davanti, e detto.
Corallina. (Che cosa fa colui in questa sala? Mi dispiace avergli da passar dinanzi). (da sè)
Brighella. (Par che la gh’abbia suggizion). (da sè)
Corallina. (Quando lo vedo, mi si rimescola il sangue).
Brighella. (Se savesse come far).
Corallina. (Or ora torno in camera della padrona).
Brighella. (Tira fuori una scatola d’argento e prende tabacco.)
Corallina. (Ha la tabacchiera d’argento! Se non fosse in collera, potrei sperare d’averla).
Brighella. (Sternuta.)
Corallina. La testa.
Brighella. Obbligatissimo alle so grazie.
Corallina. (Maledetto! A me insolente!)
Brighella. (Tira fuori un fazzoletto di seta, e mostra volersi con quello soffiare il naso.
Corallina. (Che ti venga la rabbia! Con quel fazzoletto si soffia il naso? Se lo avessi io, me lo metterei sulle spalle).
Brighella. (Sospira.)
Corallina. (Sospira. È buon segno).
Brighella. (Mostra di fare un atto di disperazione, e getta il fazzoletto verso Corallina.)
Corallina. Chi vi ha insegnato le creanze?
Brighella. La compatissa.
Corallina. Colle fanciulle onorate non si tratta così. (guardando il fazzoletto)
Brighella. Non ho preteso d’offenderla.
- ↑ Pap. avverte: si ritira indietro.