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I PUNTIGLI DOMESTICI 323

Brighella. Sì ben; per ostinazion no gh’è un par suo.

Corallina. Quel vostro satiro del conte Ottavio, non è la cosa più odiosa di questo mondo?

Brighella. Lo vorressi metter colla vostra patrona, che l’è nata quando el diavolo se pettenava la coda?

Corallina. E il vostro è stato concepito col tuono, e partorito fra le saette.

Brighella. Brava! Oh che bei concetti! Oh che signora de garbo!

Corallina. Certo che non sono una ignorante come siete voi.

Brighella. Cossa voleu, cara fia, tutti gh’avemo i nostri difetti. Mi ignorante, e vu pettegola.

Corallina. Se foste ignorante, sarebbe poco. (fila con rabbia)

Brighella. Gh’è de pezo?1

Corallina. Una piccola bagattella. Avete dell’asino.

Brighella. Tutti avemo la nostra parte. Mi aseno, e vu...

Corallina. Portatemi rispetto. Sono una fanciulla dabbene.

Brighella. Le fanciulle da ben no le parla cussì coi omeni onorati della mia sorte.

Corallina. Lo dirò alla padrona.

Brighella. E mi lo dirò al padron.

Corallina. E vi farò mandar via.

Brighella. Poderia esser che zoghessimo de brìccola2.

Corallina. Ecco lì: non rapa, non fa niente, e non vuol venire dalla padrona.

Brighella. La vaga a far i fatti soi, e la me lassa far quel che ho da far. (rapa)

Corallina. Servitori? Nemici dei padroni. (fila)

Brighella. Serve? Pettegolezzi de casa. (rapa)

Corallina. Non sono buoni che a mangiare. (fila)

Brighella. No le sa far altro che far l’amor. (rapa)

Corallina. Son bravi a burlare3. (fila)

  1. Evvi ancora di peggio? [nota originale]
  2. Di mattonella, o di rimbalzo, al gioco del bigliardo: v. Boerio, Dizion. del dial. venez.
  3. Pap.: rubare.