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288 ATTO TERZO

SCENA VIII.

Corallina, poi Brighella travestito.

Corallina. Sinora la cosa va bene. (apre la porta segreta) Brighella, entrate.

Brighella. Son qua... Come vala?

Corallina. Andate dal signor Florindo. e ditegli che si consoli, che le cose vanno bene; che ho tirato il signor Ottavio ad ascoltarmi, e a dubitar della moglie. Ora tento un’altra cosa, e se mi riesce, siamo a segno di tutto. Avvisatelo che si trovi in queste vicinanze, per venir qui ad ogni cenno. Avvisate anche il vostro padrone e la vostra padrona, e che tutti stieno pronti per aiutarmi se occorre, per profittar se bisogna1. (entra dove Ottavio è entrato)

SCENA IX.

Brighella, poi Ottavio.

Brighella. Gran testa ha sta Corallina! Gran belle vissere! Gran bel cuor! Oh, se posso, la vôi per mi sta zoggia! Se tanto la fa per amor d’amicizia, figureve quel che la farà per affetto matrimonial. (in atto di partire)

Ottavio. Galantuomo.

Brighella. Signor. (alterando la voce)

Ottavio. Tenete. Fatemi il piacere di portar questa carta al vostro padrone. (Corro a sentir Corallina). (entra, e chiude la porta)

Brighella. Coss’èla mo sta carta? L’ho da portar al me patron? Ch’el m’abbia cognossù? Mi no la so capir. Basta, la porterò al me patron. (parte)

  1. L’ed. Pap. aggiunge: Brighella, son nell’impegno, il cielo mi assiste, il cielo non abbandona gl’innocenti, favorisce gli oppressi; dà forza e spirito ad una donna, seconda i miei disegni, e mi assicura della vittoria.