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LA SERVA AMOROSA 239

Rosaura. Se le cose camminassero con buon ordine... per dirla... non mi dispiace.

Corallina. Non occorr’altro. Facciamo così. Sentite s’io parlo bene. Convien procurare...

SCENA XII.

Brighella e dette.

Brighella. Son qua colla risposta.

Rosaura. Che cosa ha detto?

Brighella. La le ha stimade vintiquattro paoli.

Rosaura. Bene: ventiquattro paoli vi darò. Siete contenta? (a Corallina)

Corallina. Contentissima.

Rosaura. Torniamo al nostro discorso. Andate, non occorr’altro. (a Brighella)

Brighella. El padron la domanda. (a Rosaura)

Rosaura. Mio padre? Non vorrei... Che cosa vuole?

Brighella. El la cerca, e ghe preme parlarghe.

Rosaura. Bisogna ch’io vada. Corallina, ci rivedremo. Tornate oggi, quando non c’è mio padre.

Corallina. Si signora, ritornerò.

Rosaura. Vi pagherò le calze.

Corallina. Come comanda. (freddamente)

Brighella. Signora padrona, la perdoni. La ghe le paga subito le calze.

Rosaura. Se vi preme... (a Corallina)

Corallina. Eh, non importa. (come sopra)

Brighella. La ’l dise per modestia. Ma chi sa che no la ghe n’abbia bisogno? (a Rosaura)

Corallina. Che credete? Ch’io abbia da comprarmi il pane con questi danari? Mi maraviglio di voi. In casa del mio padrone non manca niente.

Rosaura. Tenete. Gli aveva nella borsa, e non ci aveva pensato. Eccovi un zecchino e quattro paoli.