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LE DONNE GELOSE | 199 |
Mocenigo (q. Alvise IV di S. Samuele) sposatasi nel 1741 al Procuratore di S. Marco Sebastiano Venier (q. Nicolò, del ramo che abitava in contrada dei Gesuiti); dama, secondo si esprime lo stesso commediografo (ed. Paperini) di molto talento e «di genio innato alle lettere», che voleva i figliuoli alternassero i consueti studi «con l’esercizio delle sceniche rappresentazioni francesi e italiane». Tra queste ultime (scrive sempre Goldoni) anche di una sua farsa, commessagli dalla nobile protettrice, e che ottenne assai lieta accoglienza «per la bravura de’ Recitanti».
C. M.
Questa commedia fu stampata la prima volta nel 1753, a Venezia, nel t. VI dell’ed. Bettinelli e fu ristampata a Bologna (Pisarri, 1754 e Corciolani ’57); uscì a Firenze nel 1755, nel t. IX dell’ed. Paperini, e quindi a Pesaro (IX, ’55), a Torino (Fanuno-Olzati XI, ’57 e Guibert-Orgeas XVI, 74), a Venezia (Savioli XI, 71 e Zatta cl. 2.a, VII, '91). a Livorno (Masi XXII, ’91), a Lucca (Bonsignori XXIV, ’91), e altrove nel Settecento. - La presente ristampa fu compiuta principalmente sull’ed. Paperini, ma reca in nota le varianti delle altre edizioni. Le note a piè di pagina, segnate con lettera alfabetica, si trovano nell’edizione bettinelliana e furono ricopiate dal Goldoni nella paperiniana. Valgono le osservazioni già fatte per le precedenti commedie.