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SCENA V1.

Rosaura sola.

E a fronte di tanta virtù avrò cuore di resistere, di vacillare? La mia ingratitudine mi renderebbe indegna della pietà del cielo. La mia felicità troppo cara mi costerebbe, se accompagnata l’avessi dal rimorso d’averle mal corrisposto. Florindo è giovane, si cambierà. Oh Dio! E a questo rischio esporrò la mia pace? Esporrò la mia vita? Numi, assicuratemi, assistetemi, illuminatemi2. Facilmente la mente nostra confonde i buoni con i cattivi consigli. Pace vera, felicità perfetta, in terra si spera invano. Dunque che risolvo? che fo? Servami ognor di norma quel saggio detto

     Che di rado pentir l’uomo si vede,
     Quando a lungo pensar l’opra succede. (parte)

SCENA V3.

Camera rustica in casa di Corallina4; con sedie di paglia ecc.

Corallina.

Il signor Marchesino da me non si vede; sarebbe bella che mi facesse questo torto. Dalle altre sì, e da me no? Da me, che fra quelle del basso rango sono la più civile di tutte? Se mi fa questa, me n’ho5 per male assaissimo. Se non viene oggi da me, domani, da quella che sono, gli serro la porta in faccia.

SCENA VI6.

Eleonora7, Olivetta e detta.

Elenora. Corallina, ci siete? (di dentro)

Corallina. Ci sono. (Cosa vuole costei?) (da sè)

Eleonora. Siamo passate di qua, e siamo venute a ritrovarvi.

  1. È unita alla scena preced. nell’ed. Bett.
  2. Bett. ha solamente: Numi, assistetemi.
  3. Sc. VI nell’ed. Paperini.
  4. Questo nome è nell’ed. Bettin., invece di Ghitta.
  5. Paper.: l’ho.
  6. È unita alla scena preced. nell’ed. Paper.
  7. Questo nome è nell’ed. Bett., invece di Giannina.