Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1910, VII.djvu/76

66 ATTO QUARTO
Ei l’imitava in scena, e caricava in guisa,

Che univan gli uditori lo sdegno colle risa.
E furonvi di quelli che ad alta voce han detto:
Tartuffo scellerato, Pirlone maledetto.
Foresta. Anch’io piacer risento, quando il padrone è lieto.
Se l’opre sue van male, è fastidioso, inquieto.
Che ho a far di queste robe?
Lesbino. Vuole il padron che sia,
Prima che a casa ei torni, Pirlone andato via.
Dategli il suo cappello, dategli il ferraiuolo,
E fate che sen vada al diavolo il mariuolo.
Foresta. Non vorrà più il padrone tai spoglie originali?
Lesbino. Le farà far domani affatto affatto eguali.
Foresta. Andate, che il meschino or traggo di prigione, (entra)
Lesbino. Vo’ dietro la portiera mirare1 il bacchettone.
Se fosse in mia balia poter far un bel gioco.
Accender gli vorrei alli mostacci il foco. (parte)

SCENA II.

Foresta e Pirlone.

Pirlone. Oimè! Non posso più, son tutto sgangherato:

Quattr’ore2 in una buca mi avete confinato.
Foresta. O se sapeste quanto provai per voi martello!
Presto, presto, prendete il mantello e il3 cappello.4
Uscite, uscite tosto, pria che giunga il padrone.
Pirlone. Come! Moliere adunque ito non è in prigione?
Foresta. Di recitare adesso finito ha l’Impostore.
Pirlone. Come! Che cosa dite?
Foresta.   Andate via, signore.
Pirlone. S’è fatto...

  1. Bett.: godere.
  2. Bett.: Tre ore.
  3. Bett.: il manto ed il ecc.
  4. Segue nelle edd. Bett., Paper, ecc.: «Pirl. Udito ho nella via, contigua alla muraglia, - Gridare a tutto fiato Pirlon dalla canaglia. - For. Oibò, saran fantasmi. Presto, vi dico, andate. - Pirl. Oimè! Sì bruscamente, Foresta, mi scacciate? - For. Uscite, uscite tosto ecc.».