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64 | ATTO TERZO |
Bejart. Mia morte tu sarai.
Isabella. Signora, perdonate...
Bejart. Olà, non taci mai? (partono)
Valerio. Ah! voglia il ciel che alfine vadan le donne in scena,
E prendano un’altr’aria tranquilla e più serena;
Onde dal popol vario s’applauda l’Impostore,
E a noi util ne venga, e gloria al degno autore.
Fine dell’Atto Terzo.