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IL MOLIERE 51

ATTO TERZO.

SCENA PRIMA.

Moliere e Valerio.

Moliere.1 Ecco, Valerio torna. Mi sembra allegro in viso.

Mi recherà (lo spero)2, qualche felice avviso.
Valerio, quai novelle?
Valerio.   Via, via, non sarà nulla.
La madre è scorrucciata, afflitta è la fanciulla:
Ma a recitar verranno, faranno il lor dovere,
Che per passion privata non lasciasi il mestiere.

  1. Nelle edd. Bett., Paper. ecc. precedono i seguenti versi: Dorme Leandro ancora. È cotto il poverino. — Oh vizio vergognoso è pur quello del vino. — Per legge d’amicizia lo soffro e lo riprendo: — Ambi siam stati insieme scolari di Gassendo. — Oh mal spesi sudori d’un uomo senza pari! — Ha fatto veramente due celebri scolari! — Quello i suoi studi impiega in crapulare, in bere, — Ed io mi struggo in questo difficile mestiere.
  2. Bett.: Mi recherà l’amico ecc.