Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
IL TUTORE | 381 |
Ottavio. (Torna a sedere) Che uomo furioso è quel Pantalone! Sa dove sono, li ha trovati, poco più, poco meno, non vi era tanta fretta. Ehi! Chi è di là?
SCENA XIII.
Beatrice, Ottavio e poi un Servitore.
Beatrice. Chiamate?
Ottavio. Sì, dove sono coloro?
Beatrice. Io non lo so. Che ha il signor Pantalone, che l’ho veduto andar via riscaldato?
Ottavio. È matto.
Beatrice. Avete gridato insieme?
Ottavio. Oh, io non grido mai.
Beatrice. E voi, che fate col tabarro ed il cappello?
Ottavio. Volevo appunto che me lo cavassero.
Beatrice. Ma perchè ve lo siete messo?
Ottavio. Avevo d’andare con Pantalone.
Beatrice. A far che?
Ottavio. A far che, eh? A cercare di quella bricconcella di vostra figlia.
Beatrice. Come? Non è ella da quelle giovani, ove deve esser collocata?
Ottavio. Sì, collocata! Lelio ve l’ha ficcata.
Beatrice. Oh cielo! Che dite? Lelio m’ha ingannata? Suo padre non l’ha mandata a prendere? Oimè! che sarà mai?
Ottavio. Orsù, non venite qui colle vostre smanie a farmi serrar il cuore.
Beatrice. Ah Ottavio! Ah fratello mio! Siamo rovinati! (piange)
Ottavio. Via, non piangete. L’hanno ritrovata.
Beatrice. L’hanno ritrovata?
Ottavio. Sì. L’hanno ritrovata a Castello.
Beatrice. Oh cielo! Dove? Insegnatemi dove. Anderò a ricercarla.
Ottavio. Non v’infuriate, è andato il signor Pantalone.
Beatrice. E voi perchè non ci siete andato?